A cura di Matteo Pezzutti – Digital Markets Structure. Market Hub – IMI Corporate & Investment Banking, Intesa Sanpaolo S.p.A.
Le EU Allowances (EUA) rappresentano certificati di quote di emissioni di anidride carbonica (CO2) ciascuna di esse corrispondente al permesso di emettere 1 tonnellata di CO2. Le EUA sono assegnate dagli Stati membri dell’Unione Europea (UE) sulla base dei limiti di emissioni di CO2 fissati dall’UE stessa e possono essere negoziate conformemente al Sistema europeo di scambio di quote di emissioni di CO2 (European Union Emissions Trading System - EU ETS).
Il mercato delle EUA ha registrato una crescita significativa negli ultimi anni, nonostante un contesto internazionale incerto a livello geopolitico. Questa incertezza geopolitica, caratterizzata da conflitti e tensioni commerciali, ha creato sfide per l'economia globale, ma non ha impedito al mercato delle emissioni di prosperare. Anzi, la crescita è stata facilitata dall'introduzione di un quadro regolamentare europeo solido e dall'integrazione delle politiche climatiche nelle strategie adottate da Stati e aziende per raggiungere gli obiettivi climatici.
Quadro normativo di riferimento
Le EUA sono classificate dalla Direttiva MiFID II come strumenti finanziari diversi dalle merci/commodities e disciplinate dalla Direttiva (UE) 2003/87 (Direttiva ETS) come da ultimo modificata dalla Direttiva (UE) 2023/959. La classificazione delle EUA come strumento finanziario ha reso il loro mercato più strutturato e regolamentato, consentendo alle istituzioni finanziarie di trattarle come una asset class simile alle materie prime e scambiarle tramite futures e opzioni su mercati finanziari regolamentati.
Da ultimo, la Direttiva (UE) 2023/959 è intervenuta sul Sistema di scambio di quote di emissioni (EU ETS), ampliandone l'ambito per includere il settore marittimo e il trasporto stradale e introducendo un sistema separato per il trasporto e il riscaldamento degli edifici, rendendo così la gestione delle EUA più mirata.
La Direttiva ETS sostiene l'obiettivo dell'UE di ridurre le emissioni nette di gas serra del 55% entro il 2030 e di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
Il Sistema europeo di scambio di quote di emissioni di CO2
Il Sistema europeo di scambio di quote di emissioni di CO2 (European Union Emissions Trading System - EU ETS) è il principale strumento adottato dall’Unione Europea per raggiungere gli obiettivi di riduzione di CO2 nei principali settori industriali e nel comparto dell’aviazione. Il sistema è stato introdotto nel 2005 per combattere il cambiamento climatico e rispettare gli accordi di Kyoto e Parigi e, conformemente a tale Sistema, le EUA sono scambiate tramite il meccanismo di mercato definito “Cap and Trade”.
In particolare, come anticipato, l’UE stabilisce un tetto massimo alle emissioni di CO2 di Paesi e aziende nel territorio europeo (“Cap”), consentendo agli enti più virtuosi che producono meno emissioni di vendere (“Trade”) le EUA in eccesso a chi ha bisogno invece di “compensare” le proprie emissioni effettive (verificate da un soggetto terzo indipendente) con l’acquisto di un quantitativo di quote corrispondente agli ulteriori permessi necessari per emettere CO2.
Il meccanismo di “Cap and Trade” consente in tal modo di premiare la sostenibilità e, al contempo, di stimolare l'innovazione tecnologica e la competitività nell’individuare le soluzioni volte a ridurre la produzione di CO2.
La contabilità di tutte le operazioni effettuate sulle EUA nell’ambito dell’ETS EU è tenuta attraverso il Registro Unico dell’Unione.
Il mercato primario e il mercato secondario dei certificati su quote EUA
Nel mercato primario le EUA sono assegnate gratuitamente o tramite aste. La quantità di certificati emessa è limitata: il tetto massimo di certificati è stabilito dal Sistema Europeo di Scambio delle Emissioni (EU ETS). Il quantitativo complessivo di quote disponibili per gli operatori (Cap) diminuisce nel tempo imponendo di fatto una riduzione delle emissioni di gas serra nei settori coperti dall’EU ETS.
Nel 2023, il valore del mercato europeo dei certificati EUA ha raggiunto i 770 miliardi di euro, corrispondendo all'87% del valore complessivo dei mercati globali di quote di emissioni di CO2 (Fonte: European Commission, https://climate.ec.europa.eu/eu-action/eu-emissions-trading-system-eu-ets/about-eu-ets_en).
Sul mercato secondario, gli strumenti principali utilizzati nella negoziazione dei sottostanti certificati sono i futures e le opzioni e i prezzi giornalieri dei futures rappresentano un riferimento per il mercato primario.
Ogni strumento è identificato da un codice ISIN, che ne garantisce l'unicità e facilita la negoziazione sui mercati finanziari. La liquidità del mercato tende a concentrarsi sulla fine dell’anno, quando le aziende sono più attive nell’approvvigionarsi delle EUA necessarie a compensare le proprie emissioni per soddisfare gli obblighi normativi.
Le quote EUA possono essere soggette a delivery fisica, un processo in cui l'asset sottostante al contratto future viene effettivamente consegnato al compratore alla scadenza del contratto. Quindi, i certificati di emissione acquistati devono essere effettivamente trasferiti e registrati in un registro ufficiale, come quello gestito da ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) in Italia, o nel Registro Unico dell'Unione Europea. Ogni transazione su EUA è quindi tracciata e garantita attraverso i registri elettronici, che assicurano la trasparenza e riducono i rischi di frode, impedendo che la stessa quota di emissioni venga venduta più volte.
I principali mercati regolamentati di negoziazione di futures e opzioni con sottostante EUA sono ICE Endex (Intercontinental Exchange) e a livello europeo EEX (European Energy Exchange). Il prezzo di un futures su EUA indica quanto gli operatori di mercato si aspettano di pagare per una tonnellata di CO2 a una certa data futura e può essere influenzato da:
• Domanda e offerta di quote
• Regolamentazione ambientale
• Speculazione sulla variazione di prezzo
• Prezzi dell’energia
Nel 2024, Intercontinental Exchange (ICE) ha registrato un volume record di contratti futures e opzioni sulle EUA, con consegne fisiche di queste quote per un valore di circa 40 miliardi di euro e oltre 700.000 lotti scambiati. (Fonte: Intercontinental Exchange (ICE) - https://ir.theice.com/press/news-details/2025/ICE-Announces-Record-Environmental-Market-Trading-in-2024/default.aspx). Inoltre, nel 2024 ICE ha lanciato un nuovo prodotto, il Mini EUA Futures, contratto con taglio ridotto corrispondente alle emissioni di 100 tonnellate di CO2. Il future più scambiato al 31 marzo 2025, è il EUA Future (Bloomberg code MOZ5 Comdty) con scadenza a dicembre 2025. La consegna avviene tramite un trasferimento elettronico delle quote EUA nel Registro Unico dell’Unione al momento della scadenza del contratto.
Il futuro del mercato dei certificati su quote EUA
Il mercato delle EUA sta vivendo una forte crescita grazie alle politiche climatiche e alla domanda di neutralità carbonica e grazie alla regolamentazione e alla maggiore trasparenza degli scambi (Fonte: European Commission, https://climate.ec.europa.eu/eu-action/transport/reducing-emissions-aviation_en)
In Europa, il Green Deal europeo sta accelerando l'adozione delle quote EUA come strumento fondamentale per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni.